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Protesi mammarie ed esami diagnostici: facciamo chiarezza

Ancora oggi, a distanza di anni, molte donne scelgono di rinunciare al proprio desiderio di avere un seno più voluminoso con una mastoplastica, perché preoccupate di compromettere l’efficacia e la validità di esami diagnostici mammari a causa delle protesi. Ebbene facciamo un po’ di chiarezza a riguardo.

La presenza di un impianto mammario non ostacola la diagnosi precoce! Le protesi in silicone utilizzate per gli interventi di mastoplastica additiva e ricostruttiva, sono infatti posizionate al di sotto della ghiandola mammaria o più frequentemente al di sotto del muscolo pettorale, permettendo in questo modo di eseguire una visita senologica senza particolari complicanze e allo stesso modo anche indagini strumentali di I e II livello.

Come per un seno naturale, è infatti possibile rilevare piccole formazioni nodulari e, contemporaneamente, controllare lo stato di integrità delle protesi tramite una tradizionale ecografia mammaria.

Anche la mammografia, può essere eseguita senza complicanze ma richiede un approccio specifico. In questi casi si ricorre infatti a procedure come la “manovra di Eklund” che consente di ottenere una corretta diagnosi eseguendo uno spostamento manuale delle protesi verso la parete toracica. Tuttavia il ricorso a questa manovra si esclude in alcuni casi e dipende dalle caratteristiche dell’impianto, come le dimensioni, la sede, ecc.

In alternativa, a garantire una diagnosi sicura è la tomosintesi, una mammografia tridimensionale che consente di acquisire proiezioni mammografiche da diverse angolazioni, una ricostruzione tridimensionale, esaminando ottimamente il tessuto mammario anche in presenza di protesi.

E per la risonanza magnetica? In presenza di protesi mammarie, l’esame va eseguito con o senza mezzo di contrasto, sulla base di ciò che deve essere valutato. In particolare la risonanza magnetica si esegue senza mezzo di contrasto, in caso di dubbia lesione dell’impianto in silicone. Diversamente, il mezzo di contrasto si utilizza nel caso si voglia analizzare un nodulo sospetto.
Dunque nessun problema per gli esami diagnostici in presenza di protesi. La prevenzione è essenziale ed è possibile farla anche dopo aver scelto di cambiare il proprio seno donandosi qualche taglia in più!