ECOGRAFIA MAMMARIA CON ECOCOLORDOPPLER NOCERA INFERIORE (SALERNO)
Contenuti
- 1 Ecografia mammaria bilaterale: come funziona e come si fa
- 2 In che fase del ciclo si deve fare l’ecografia mammaria?
- 3 Cos’È l’ecocolor-doppler della mammella
- 4 A cosa serve l’ecocoldoppler della mammella
- 5 Come ci si prepara all’ecocolor-doppler?
- 6 Ecografia mammaria o mammografia: quali sono le differenze
- 7 L’importanza di eseguire l’ecografia mammaria in gravidanza
- 8 È possibile effettuare l’ecografia mammaria durante l’allattamento?
- 9 Ecografia mammaria maschile: quando farla
- 10 Tempi di attesa ecografia mammaria
- 11 Prenotazione ecografia
- 12 Legal
ECOGRAFIA MAMMARIA BILATERALE: COME FUNZIONA E COME SI FA
L’ecografia mammaria è un’indagine strumentale che sfrutta l’emissione degli ultrasuoni e consente di ottenere delle immagini ad alta risoluzione, consentendo lo studio della ghiandola mammaria. Tale indagine diagnostica permette la differenziazione di noduli mammari solidi da quelli a contenuto liquido (cisti). È un esame semplice e sicuro, di rapida esecuzione e facilmente riproducibile, che non provoca nessun tipo di danno all’organismo. Non c’è bisogno di nessuna preparazione della donna prima dell’esecuzione dell’ecografia mammaria; tuttavia è consigliabile eseguire l’esame nella prima fase del ciclo ovarico, quando il seno risulta meno teso e dolente. Si esegue applicando un sottile strato di gel acquoso sulla sonda lineare ad alta frequenza (7,5-10 MHz), che permetterà di far aderire meglio quest’ultima alla superficie cutanea del seno, favorendo il passaggio degli ultrasuoni dalla sonda. Con un’ecografia mammaria bilaterale accurata è possibile individuare sia formazioni benigne che maligne situate nel tessuto ghiandolare mammario. Lo studio della morfologia del nodulo ci dà una prima indicazione sulla benignità o malignità della lesione. Una formazione contenente liquido viene definita “cisti” e non necessita di alcun trattamento terapeutico finché risulta asintomatica. Diverso è il caso dei fibroadenomi, noduli benigni a consistenza solida, che in caso di fastidio, dolore o di dimensioni superiori a 2,5 cm, vanno asportati chirurgicamente.
IN CHE FASE DEL CICLO SI DEVE FARE L’ECOGRAFIA MAMMARIA?
L’ecografia mammaria può essere eseguita in qualsiasi fase del ciclo ovarico, ma così come per la visita senologica, sarebbe preferibile sottoporsi a tale metodica tra il sesto ed il quattordicesimo giorno dall’ultima mestruazione, ossia quando il seno risulta meno teso e dolente. Questo perché nei giorni che precedono la mestruazione, a causa delle fisiologiche modifiche ormonali, si verifica una ritenzione di liquidi in tutto l’organismo ed anche nel seno, che risulterà gonfio e talvolta dolente, facendo risultare l’ecografia fastidiosa, con il rischio di misconoscere delle lesioni che potrebbero mimetizzarsi nello stroma edematoso della mammella. Tuttavia, le modifiche indotte dagli ormoni ovarici non sempre portano a cambiamenti eccessivi della ghiandola, facendo risultare l’esame diagnostico di facile esecuzione in qualsiasi giorno del mese.
COS’È L’ECOCOLOR-DOPPLER DELLA MAMMELLA
L’Ecocolor-Doppler è una metodica di imaging che permette di studiare la vascolarizzazione di un nodulo mammario. Essa è il completamento diagnostico dell’ecografia al seno, risultando di facile e rapida esecuzione in mani esperte, consentendo di differenziare in maniera sicura le cisti a contenuto liquido dai noduli mammari, sia benigni che maligni.
A COSA SERVE L’ECOCOLDOPPLER DELLA MAMMELLA
L’Ecocolor-Doppler della mammella serve a valutare la presenza di vasi sanguigni e la loro disposizione in una lesione. Dei vasi disposti perifericamente al nodulo ed in maniera ordinata sono generalmente suggestivi di una lesione benigna, viceversa, una vascolarizzazione anarchica e disordinata è indicativa di malignità e necessita di approfondimenti diagnostici.
COME CI SI PREPARA ALL’ECOCOLOR-DOPPLER?
È un esame non invasivo, praticamente indolore che non necessita di alcuna preparazione da parte della donna. Si esegue come una semplice ecografia, con una sonda lineare ad alta frequenza che viene appoggiata sul seno, con l’interposizione di un sottile strato di gel acquoso. Una volta identificata la lesione, attivando il programma del Color-Doppler presente sullo stesso ecografo, sarà possibile identificare la presenza dei vasi sanguigni.
ECOGRAFIA MAMMARIA O MAMMOGRAFIA: QUALI SONO LE DIFFERENZE
Mentre l’ecografia mammaria sfrutta il potere degli ultrasuoni, assolutamente non dannosi per l’organismo, la Mammografia utilizza i raggi X. Le due metodiche differiscono tra loro non solo per il mezzo fisico a cui fanno ricorso, ma anche per la loro diversa capacità di studiare un seno a prevalenza ghiandolare o adiposa.
Tutte le mammelle sono costituite da una parte ghiandolare e da una parte grassa. Il seno di una giovane donna è costituito prevalentemente da una parte ghiandolare, sostenuta dall’attività degli ormoni ovarici prodotti in epoca fertile che agiscono anche sulla mammella. Con la menopausa, la riduzione della produzione degli estrogeni da parte delle ovaie fa sì che nella mammella si verifichi un’involuzione fibroadiposa dei corpi ghiandolari. Si capisce bene come da un seno a prevalenza ghiandolare nelle donne giovani si passi ad avere un seno a prevalenza adiposa nelle donne in menopausa. Mentre l’ecografia mammaria esamina bene i seni densi giovanili, a prevalenza ghiandolare, ed è in grado di differenziare noduli cistici da quelli solidi con caratteristiche morfologiche sia di benignità che di malignità, la mammografia valuta meglio le mammelle adipose, che risultano radiotrasparenti all’esame, in cui è più facile riscontare la presenza di opacità di dubbio diagnostico e la presenza di microcalcificazioni, segno fortemente sospetto di un tumore al seno in fase precoce.
L’IMPORTANZA DI ESEGUIRE L’ECOGRAFIA MAMMARIA IN GRAVIDANZA
L’ecografia mammaria è ormai diventata parte integrante dei controlli da eseguire nel I trimestre di gravidanza. L’utilizzo degli ultrasuoni, non nocivi per la salute della madre e del feto, consente di identificare eventuali formazioni nodulari, sia benigne che con sospetto di malignità che, per effetto delle modifiche dell’assetto ormonale della gravidanza, potrebbero aumentare di volume in questo periodo.
È POSSIBILE EFFETTUARE L’ECOGRAFIA MAMMARIA DURANTE L’ALLATTAMENTO?
Durante la gravidanza, il seno subisce delle sostanziali modifiche; ad aumentare è sia il volume della ghiandola che il numero dei dotti e delle unità lobulari terminali. Queste modifiche sono fondamentali per la produzione e la secrezione del latte, quale unico nutrimento del neonato.
Anche durante l’allattamento è possibile sottoporsi ad un’ecografia della mammella. Spesso la donna si rivolge al senologo quando palpandosi riconosce un nodulo in una zona del seno più tesa ed arrossata. L’ecografia mammaria, di importante ausilio alla visita senologica, consente di effettuare diagnosi di mastite, che si può verificare per la presenza di un ingorgo mammario, quando la produzione di latte è maggiore rispetto al numero di poppate effettuate o in caso di ostruzione di un dotto; consente inoltre di valutare l’arrossamento e l’indurimento della mammella e di escludere patologie ben più pericolose che possono celarsi sotto la manifestazione clinica di un’infiammazione.
ECOGRAFIA MAMMARIA MASCHILE: QUANDO FARLA
Anche se in misura estremamente inferiore, il tumore della mammella può colpire anche l’uomo. Ha un’incidenza di circa lo 0,7% e colpisce uomini di età superiore ai 60 anni con particolari predisposizioni genetiche. Per cui in caso di riscontro di un nodulo palpabile ed indolente, anche per l’uomo è sempre consigliabile sottoporsi ad un’ecografia mammaria. Come per le donne, infatti, con questa metodica è possibile identificare una lesione sia della ghiandola che della parete toracica e studiarne le caratteristiche morfologiche. L’ecografia mammaria inoltre è un’ottima guida per l’esecuzione di agoaspirati, indagine necessaria per una diagnosi di certezza.
TEMPI DI ATTESA ECOGRAFIA MAMMARIA
Nella maggior parte dei casi è sufficiente un’attesa da uno a quindici giorni dal momento della prenotazione per poter eseguire l’esame ecografico richiesto. In genere è preferibile eseguire l’ecografia mammaria nella prima fase del ciclo ovarico, ossia dal sesto al quattordicesimo giorno dalla data dell’ultima mestruazione. Il referto medico viene consegnato dalla stessa dottoressa Lambiase con tutte le spiegazioni del caso al termine della visita medica.
PRENOTAZIONE ECOGRAFIA
Per prenotare una visita senologica ed un’ecografia mammaria a Nocera Inferiore ed in altri studi della provincia di Salerno, puoi chiamare al numero 0819211221; telematica, compilando il modulo di prenotazione online; presso il centro medico in via Domenico Rea, 6 (Scala B, I piano) in Nocera Inferiore.