La diagnosi di tumore al seno è sempre un momento difficile per qualsiasi donna che vede improvvisamente sconvolgere la propria vita, la percezione che ha di sé, del proprio corpo, dell’intimità e delle relazioni con gli altri.
Vivere la malattia e le sue conseguenze estetiche con rabbia, rifiuto e autoaccusa è comprensibile e pertanto frequente per le donne che ricevono una diagnosi di tumore mammario. A volte questi sentimenti generano problemi di ansia e depressione spesso anche molto gravi e hanno rilevanti ripercussioni sulla vita sociale e sulla realtà di coppia.
Non solo la malattia ma anche l’iter di cure necessarie per arrivare alla guarigione rappresenta un percorso ad ostacoli per le donne che devono intraprenderlo. Sull’impatto psicologico di una donna, ha di fatto un’influenza rilevante soprattutto il tipo di intervento chirurgico previsto. Studi di settore hanno evidenziato una differenza evidente nel gestire la malattia tra le donne sottoposte ad una procedura chirurgica conservativa rispetto a coloro che invece sono state sottoposte ad una mastectomia totale. Questa procedura chirurgica che prevede la rimozione in toto del seno, porta con sé una serie di emozioni fortemente destabilizzanti per la donna che si trova a confrontarsi con un corpo cambiato. In molte non si percepiscono attraenti e desiderabili e la paura poi di essere diversa e di aver perso la propria femminilità compromettono il rapporto con il partner.
Ed è proprio in questi casi che è opportuno affidarsi alle cure e alla guida di uno psicologo. Per una donna che ha bisogno di ritrovarsi, riscoprire la nuova sé, rivolgersi ad uno specialista è la soluzione migliore. Si tratta di un percorso verso il riconoscimento di sé stesse attraverso la ricerca di soluzioni a problemi specifici come il senso di ingiustizia subita con la scoperta della malattia, il senso di colpa verso gli altri. A volte poi è utile coinvolgere in questo percorso anche i familiari e il partner al fine di mantenere attiva la condivisione emotiva, la complicità della vita e l’intimità quotidiana e dare così continuità e stabilità psicologica ed emotiva alla donna malata.
Per riscoprire il proprio corpo e recuperare l’autostima, diventa prima di tutto fondamentale integrare nella propria vita i cambiamenti avvenuti e i nuovi equilibri creati. La mente e il corpo non sono mai divisibili.