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La terapia ormonale sostitutiva: quando farla

Utilizzata da milioni di donne nel mondo, la terapia ormonale sostitutiva (TOS), permette di ritardare e attenuare i sintomi tipici e a volte fastidiosi della menopausa.

La terapia prevede la somministrazione di estrogeni che associati ad una specifica dose di progestinici, consentono di riequilibrare l’organismo riportandolo ad uno stato simile al periodo dell’età fertile.

La menopausa porta con sé una serie di spiacevoli disturbi, a volte costanti, per i quali diventa una necessità ricorrere alla terapia ormonale sostitutiva. Molte donne infatti si ritrovano a fare i conti con l’insonnia, alterazioni dell’umore, improvvise vampate di calore, secchezza vaginale, riduzione della libido, tutti disturbi che possono compromettere la qualità della vita e dell’intesa sessuale con il partner, ma non solo.

Inoltre col tempo, la mancanza di estrogeni può causare la comparsa di patologie come l’osteoporosi e malattie cardiovascolari. Ma è bene iniziare la terapia solo se davvero necessaria e per un periodo prestabilito.

Infatti la somministrazione della TOS deve essere strettamente “personalizzata” in base alla sintomatologia di ogni donna ed ai fattori di rischio della paziente. La terapia è dunque indicata per le donne che incorrono in menopausa precoce (sia essa spontanea o iatrogena) e che presentano un maggior rischio di sviluppare osteoporosi od eventi cardiovascolari.

In particolare, la scelta e la dose dei farmaci dipendono dall’età, dalle condizioni generali e dallo stile di vita. Indipendentemente da questi elementi, è buona norma, sottoporsi ogni anno a visite ed esami e non assumere la terapia ormonale sostitutiva per più di 5 anni consecutivi.

Ma esiste quindi una correlazione tra TOS e tumore al seno?
L’aumento del rischio di sviluppare un cancro mammario è associato ad un uso combinato di estrogeni e progesterone ma per un periodo superiore a 5 anni e indicativamente a dosi molto più elevate di quelle che si utilizzano nel nostro Paese.

L’utilizzo infatti dei solo estrogeni non aumenta in maniera significativa il rischio di un tumore al seno, ma aumenta la percentuale di rischio di sviluppare un carcinoma dell’endometrio.

In conclusione, se assunta dietro consiglio medico specialistico, la TOS non deve essere temuta; contrariamente rappresenta un aiuto importante nel contrastare i sintomi della menopausa permettendo anche di ridurre il rischio cardiovascolare e l’insorgenza dell’osteoporosi.
Inoltre nelle donne sottoposte ad un’isterectomia, ossia l’asportazione dell’utero, la TOS con soli estrogeni sembrerebbe avere addirittura un effetto protettivo nei confronti del tumore mammario.