Adele Lambiase
La tua serenità, il mio obiettivo.

Adele Lambiase
La prevenzione è l'atto d'amore più grande che una donna possa avere per se stessa.

Adele Lambiase
Rimandare non è la soluzione. Pink different!

Adele Lambiase
Abbi cura di te.

Home » Blog » Cosa significa avere un seno denso?
Cosa significa avere un seno denso?

La densità mammaria è un parametro mammografico indicativo del rapporto tra le diverse componenti della mammella (ghiandolare, adiposa e fibrosa). Il seno si definisce denso quando la quantità di tessuto ghiandolare prevale di gran lunga sulla componente grassa. Questa densità mammaria è correlata a fattori genetici e fattori ormonali.

La presenza di un seno con un’elevata componente ghiandolare non è certamente una condizione anomala, al contrario è molto frequente soprattutto tra le donne da 20 ai 40 anni.

La densità del seno infatti è maggiore in giovane età e tende a diminuire nel corso degli anni soprattutto con il sopraggiungere della menopausa. La presenza di una maggiore componente ghiandolare determina un’esposizione più elevata del tessuto mammario alla stimolazione degli ormoni ovarici.

Questa stimolazione costante può portare ad un aumento della proliferazione cellulare e quindi ad un correlato incremento delle probabilità di sviluppare delle alterazioni degenerative di diversa natura e gravità.

Per questo motivo proprio la densità mammaria rientra tra i fattori di rischio del tumore al seno. Ma come si stabilisce se un seno è denso?

La densità mammaria viene evidenziata alla mammografia, esame radiografico che permette di identificare e distinguere le componenti fibro-ghiandolare e adiposa. Essa dipende dalla sovrapposizione dei tessuti della mammella sulle immagini mammografiche, per cui quanto più tessuto ghiandolare è presente, tanto più densa sarà la mammella e meno leggibile sarà la mammografia.

La densità mammaria è classificata in 4 categorie in base alla percentuale della componente adiposa e quella ghiandolare del seno. Nello specifico, nella prima categoria il seno è definito “grasso” in presenza di una quantità di tessuto ghiandolare, che risulta opaco alla mammografia, compresa tra lo 0% e il 25%. La seconda categoria identifica una quantità ghiandolare tra il 25% e il 50%, e quindi un seno non particolarmente denso. Se la componente ghiandolare è compresa tra 50% e il 75%, il seno risulta mediamente denso, mentre la quarta categoria indica un seno con oltre il 75% di ghiandola, ossia “estremamente denso”.

Se per le prime due categorie il ricorso ad esami complementari alla mammografia sono opzionali per le ultime due, si rivelano talora necessari. Molto spesso, infatti, a causa dell’elevata densità, è necessario associare alla mammografia esami come l’ecografia mammaria o la RMN con mezzo di contrasto, dirimenti per la diagnosi di piccoli tumori talvolta celati in un seno molto denso.