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I numeri del tumore al seno

Il tumore della mammella è la neoplasia più frequente nella popolazione femminile (29% delle neoplasie maligne nella donna). Ogni anno, in Italia, vengono diagnosticati oltre 50000 nuovi casi di carcinomi mammari ed è stimato che circa 1 donna su 8 si ammali di tumore al seno nel corso della sua vita (AIOM 2018).
Negli ultimi anni, l’incidenza del tumore della mammella in Italia appare in lieve aumento (+0,9%), mentre continua a calare in maniera significativa la mortalità (-2,2%).
Questo è dovuto sia all’efficacia delle nuove terapie, sia alla diagnosi precoce che permette di individuare il tumore in fase iniziale.

L’unica reale metodica di screening è la mammografia, esame radiografico che consente di identificare noduli non palpabili o la presenza di microcalcificazioni, che possono essere indicative di un tumore in uno stadio iniziale.
Il Sistema Sanitario Nazionale offre a tutte le donne di età compresa tra i 50 ed i 69 anni una mammografia gratuita ogni 2 anni, fascia d’età in cui c’è maggior rischio di sviluppare un tumore al seno ed in cui lo screening mammografico ha dimostrato di ridurre la mortalità.

Nel caso di donne che abbiano uno o più familiari di primo grado (mamma, sorella) ammalati di tumore al seno, la mammografia si anticipa a 40 anni, età in cui la mammella risulta ancora densa e ricca in ghiandola; per questo motivo è necessario associare alla mammografia altre indagini strumentali come l’ecografia mammaria o la RMN, oltre ad una visita senologica.
Prima di quest’età, è buona norma educare tutte le donne ad eseguire l’autopalpazione; ciò consente ad ogni donna di individuare precocemente eventuali trasformazioni del proprio seno.